Escursione invernale con racchette da neve alla cima del monte Zovo, eccezionale belvedere su monti e valli del Comelico.
1) da Costa.
Sulla sinistra della chiesa parocchiale parte una carrareccia (via monte Zovo) semi asfaltata e in genere sgomberata dalla neve, che sale panoramica attraverso prati e pascoli alla vicina stalla sociale. L'uso delle racchette diviene necessario da qui in poi. Si sale nella abetaia che copre le pendici del monte Zovo tenendosi sempre sulla strada principale bene identificabile anche con neve alta. Si supera un tabià situato in una prima radura, si ignora la carrareccia che scende sulla destra verso Costalissoio, e si continua a salire nel bosco. Dopo alcuni tornanti si raggiungono finalmente i pascoli del monte Zovo, sovrastati a nord dalla mole delle Crode dei Longerin. Si oltrepassa un prefabbricato in lamiera utilizzato come alpeggio estivo, e, poco oltre, un piccolo ricovero in legno munito di stufa a legna (punto A, sempre aperto). Da qui si raggiunge in breve la cima (1937m) ormai ben visibile, dove è posizionata una madonna con bambino e un palo di segnalazione trigonometrica. Vasto panorama sulle Dolomiti orientali, la cresta di confine e i monti della Carnia.
2) da Costalissoio.
Dalla piazza principale del paese si imbocca la strada asfaltata in direzione Costalta fino a raggiungere il bivio a sx per il bar La Baita dove inizia il segnavia CAI 165. Si rilsale con numerosi tornanti il fitto bosco dei Gavi e poi, ignorando alcune mulattiere sulla destra, si prosegue con salita costante lungo il boscoso Coston di Sasso Grigno fino a raggiungere le radure sommitali. Superata una croce in ferro il percorso si fa più pianeggiante e panoramico. Si punta verso nord in direzione della visibile cima del monte Zovo che si raggiunge dopo aver superato il bivio per la Sella dei Pradetti con un ultimo tratto in salita. Questo itinerario è spesso battuto da motoslitte.
3) da Costalta.
Attraversato il paese e raggiunte le borgate più a monte, si individua la strada che conduce in direzione NE verso la frazione di Cercenà, con i suoi caratteritici tabià. Da qui si prende la mulattiera che sale a sinistra in direzione NO tra boschi di abeti e alcune radure fino ad incontrare la mulattiera che collega monte Zovo alla Sella dei Pradetti (segnavia CAI 165). Qui si svolta a sinistra e superati alcuni tornanti ci si porta in campo aperto sotto la cima del monte Zovo. Si lascia l'evidente mulattiera per salire con decisione sulla propria destra e superate una capanna in legno con alcune antenne radio si raggiunge infine la madonnina posta sulla cima.
Per la discesa si consiglia di scegliere uno degli altri itinerari di salita e poi chiudere il percorso utilizzando la strada asfaltata e che collega Costa, Costalissoio e Costalta.