Fanes & Tofane |
Pubblicato da Lorenzo Danzi « » |
Fanes & Tofane |
Pubblicato da Lorenzo Danzi « » |
![]() Trekking « » |
Stato: | Italia | Inizio: | Capanna Alpina | MinEle: | 1547 m |
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Regione: | Fine: | Capanna Alpina | MaxEle: | 2959 m | |||
Città: | Waypoints: | 28 | Dislivello salita: | 4690 m | |||
Distanza: | Downloads: | 605 | Dislivello discesa: | 4630 m | |||
Data report: | Pubblicato: | Sep 30, 2005 | Hits: | 6921 | |||
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Descrizione
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Tour di quattro giorni nella zona delle Dolomiti di Fanes ed Ampezzane.
I° giorno (Capanna Alpina - Rifugio Lavarela)
Si parte dal parcheggio della Capanna Alpina, incastonata fra il gruppo delle Conturines e del Lagazuoi, poco distante dall'abitato di San Cassiano. Si sale seguendo il segnavia n° 11 fino ad immettersi sull'altavia Dolomiti (n°1). Si prosegue ora in un radura pianeggiante. In prossimità di un bivio si svolta con decisione a sinistra. Prima immerso nei pini mughi, poi in pietraia, il sentiero sale ora impervio. Si prosegue passando vicino al lago (pozza!) di Conturines. Il sentiero, sempre ben segnato, ci conduce ora alla forcella dei due picchi. Alla sinistra abbiamo ora il Piz de Conturines e alla destra il Piz de Lavarela entrambi di poco superiori ai 3000m. Per accedere al Conturines è necessaria l'attrezzatura da ferrata (il tratto ferrato è corto ma molto esposto). In ogni caso, in questa rilevazione si è saliti verso il Lavarela che presenta due cime; a causa dell'avverse condizioni climatiche (vedi foto) abbiamo dovuto desistere a pochi metri dalla cima. A questo punto si scende dallo stesso sentiero percorso in salita fino a ricongiungersi all'altavia (segnavia n° 11) dirigendosi velocemente verso Nord e poi con una finale discesa fino al Rifugio Lavarela (ottimo il piatto dell'alpinista!).
In alternativa, con migliori condizioni climatiche, è possibile scendere a Nord del Piz de Lavarela fino a la Forcella de Medesc e da qui giungere al rifugio seguendo il segnavia n°12.
II° giorno (Rifugio Lavarela - Rifugio Lagazuoi)
Il secondo giorno si presenta estremamente lungo, ma ha il vantaggio di mantenersi relativamente a bassa quota (ideale per le incerte condizioni meteo con cui abbiamo dovuto confrontarci). Partiti dal Rifugio Lavarela si risale - lungo la strada già percorsa il giorno precedente - verso il lago di Limo. Ora, seguendo il segnavia n°10 si scende lungo la paesaggistica Val de Fanes. Si prosegue sempre su mulattiera fino a prendere un sentiero di raccordo verso la Val Travenanzes (attenzione, non è segnato!). Con un ponticello in legno sopra una splendida forra ci si raccorda al segnavia 401 (sentiero italia) che percorre interamente la valle. La Val de Travenanzes è il vero obiettivo di giornata. Incredibilmente lunga, è chiusa inizialmente a imponente forra fra il Vallon Bianco e il Formenton(Tofane). La valle poi si apre per un lungo tratto pianeggiante con scenari da Patagonia. Seguendo il corso del Rio Travenanzes si riprende ora a salire (mantenendo il segnavia 401). Si raggiungono in rapida successione la forcella Travenanzes e la Forcella Lagazuoi con vista panoramica sul passo Falzarego e sulle Cinque Torri di Cortina. Con un ultimo sforzo si sale infine, a stretti tornanti al Rifugio Lagazuoi.
III° giorno (Rif. Lagazuoi - Rif. Lagazuoi)
L'obiettivo di giornata è la Scala del Menighel prima "via ferrata" ampezzana (alcune fonti la datano 1906!). Per portarsi all'attacco di questa erta parete attrezzata con pioli è necessario ripercorrere il percorso di salita del giorno precedente fino alla Forcella Travenanzes e poi proseguire verso la Forcella Col dei Bois (402). Da qu si scende verso la Val Travenanzes (404) fino all'attacco della breve ma erta Scala. Sangue freddo e materiale da ferrata sono obbligatori. L'autoassicurazione in alcuni casi pare un paliativo essendo i rimandi della corda molto lontani ma tutto sommato la Scala è sicura! Godendoci il panorama e la cascata che segue il percorso inverso al nostro poco distante si sale in breve fino a ricollegarsi al sentiero 403 che porta al Rifugio Giussani. Da qui è possibile salire lungo la via normale alla Tofana de Rozes o, l'alternativa da noi scelta, verso le Tre Dita, punto estremamente panoramico e di relativamente facile accesso. Ritornati al Giussani si completa il giro attorno all'imponene Tofana de Rozes scendendo verso il rifugio Dibona e poi lungo il segnavia 404, tornando (con un piccola esposta variante che permette di ammirare l'attacco della Ferrata Lipella) alla Forcella Col dei Bois. Da qui il rientro sull'ormai familiare sentiero di salita al panoramico Rifugio Lagazuoi.
IV° Giorno (Rif. Lagazuoi - Capanna Alpina)
In questo giorno abbiamo prima fatto un veloce gira alla cima del Piccolo Lagazuoi posta a pochi minuti dal Rifugio Lagazuoi. Da qui si ammira un panorama incredibile sulle Dolomiti (Marmolada Sorapis,Pelmo, Tofane, Gruppo del Sella, Cinque Torri, sono solo alcuni degli attori di questo splendido fermo immagine). Dopo aver inserito qualche centesimo nella lignea Croce del Cristo in memoria ai caduti si ritorna per la colazione al Lagazuoi. Quando si riparte si ridiscende alla forcella Lagazuoi da dove si segue l'ardito sentiero 20b che porta fino al bivacco Della Chiesa posto presso la forcella Granda. Anche qui il panorama è indescrivibile. Si scende poi lungo la via di salita (in alternativa è possibile scendere un fantastico canalone, come abbiamo fatto noi, ma forse non è la soluzione ottimale visto che non esiste traccia). Ad ogni modo si giunge all'incantevole laghetto de Lagacio posto subito sotto la Forcella di Lech e l'omonimo pizzo. Il tour è ormai concluso. Si tratta ora di ritornare in discesa alla Capanna Alpina passando in prossimità al Rifugio Scotoni.
Tracks & Routes
Nome | Descrizione | Distanza | Dislivello salita | Dislivello discesa | |
Giorno 1 | No Description | 18 Km | 1481 m | 1168 m | |
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Giorno 2 | No Description | 19 Km | 1570 m | 823 m | |
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Giorno 3 | No Description | 17 Km | 1315 m | 1282 m | |
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Giorno 4 | No Description | 9 Km | 322 m | 1355 m | |
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