Premesso che questa gita, rimane consigliabile senza riserve solo a scialpinisti che non amano seguire percorsi strafrequentati e sopratutto che amino raggiungere una meta senza guardare troppo in faccia la sciabilitá del percorso. Fino a 1700m puo essere considerato mero avvicinamento al bellissimo sconosciuto anfiteatro superiore. RELAZIONE:Con fuoristrada o catene si raggiunge il divieto di transito presso il Campo Sportivo nel bosco sopra Cavedago. Sci ai piedi si percorre la forestale che prima sale, poi scende in Valle Sporeggio (Selva Piana). Appena superato il rio, conviene tagliare nel bosco, (tratto a piedi) per andare a prendere il tornante a ridosso della fascia rocciosa, della forestale 302 (puntare di sbieco nel bosco verso N e non verso O). Breve tratto a piedi sulla forestale, poi da quota 1200m sci ai piedi fino al suo termine contro la parete rocciosa. Seguire ora il sentiero estivo che sale ripido nel ripido e fitto bosco (tranquillamente sci ai piedi: 40-50cm di neve). Si perviene a 1700m in zona piu aperta con bosco rado. piegando verso N si perviene alla conca a quota 1850m (trivio). Si infila l'evidente Val dei Cavai fino al suo termine (Sella di Montoz), indi si piega decisamente a O per bella serie di conche e dossi, fino a risalire la ripida pala finale della Cima Santa Maria 2679. Discesa diretta sui versanti sud-est della meta (imboccare la valle a ridosso della Crosara del Fibion), per corto e ripido canale per poi ricongiungersi alla Val dei Cavai. Difficile e molto ginnica la discesa del tratto di sentiero, tratto a piedi da 1200 a 1000m poi, volendo sci ai piedi per risalire la forestale a ritroso, oppure comodamente a piedi per poi scendere fino all'auto.