ANELLO FLUVIALE GRANDE
Vi sono molteplici ragioni per considerare il sistema delle acque padovane la strada preferenziale per riconoscere la città e il suo contesto territoriale. Da un punto di vista storico, per prima cosa, Padova puo’ essere considerata capitale europea delle città d’acqua. D’altro canto anche l’aspetto paesaggistico della citta’, oggi come un tempo, attira l’interesse di numerosi turisti. Una volta queste vie d’acqua erano percorse da barche da carico, soprattutto da burci che navigavano assecondando il corso delle acque, oppure venivano tirate da cavalli con l’ausilio di lunghe funi dalle sommità degli argini. Oggi queste vie sono itinerari ciclabili suggestivi, ricchi di storia, manufatti idraulici, ville, monasteri e mulini.
Dalle Porte Contarine, conca di navigazione del 1526 e antico accesso al naviglio interno di Padova, l'itinerario ciclabile si dirige lungo il canale Piovego ed incontra poco dopo la Cappella degli Scrovegni, scrigno che conserva gli affreschi di Giotto. Oltrepassato il quartiere universitario, si giunge alla elegante Porta Ognissanti o del Portello, antico approdo del Burchiello di goldoniana memoria. Lasciate le mura cinquecentesche, si procede controcorrente rispetto alle acque, prima sulle sponde del Canale San Gregorio e poi, oltrepassata la conca di navigazione di Voltabarozzo, sul Canale Scaricatore, dove i padovani amano praticare attività sportive all’aria aperta. Giunti al Bassanello ci si può fermare ad osservare l’andamento delle acque: parte entrano in città lungo il Canale Tronco Maestro e parte escono in direzione sud, lungo la Riviera Euganea.
Il percorso prosegue lungo l’argine del Bacchiglione, fino a quando questo riceve le acque del Canale Brentella, il cui argine di sinistra costituisce la prosecuzione del nostro itinerario. Al termine del tratto rettilineo che interromperemo solo nei pressi di Montà, si raggiunge Limena, centro abitato dove è possibile ammirare l’antico casello idraulico dei Colmelloni. Si prosegue quindi sul fiume Brenta, sito di interesse naturalistico per la presenza di fiori e animali protetti, immersi in un ambiente di rara bellezza. Nei pressi di una splendida quercia secolare si devia su una strada campestre che conduce all’ingresso della Certosa di Vigodarzere, un autentico gioiello rinascimentale. Proseguendo, il corso del fiume si fa rettilineo e meno accattivante, ma dopo pochi chilometri si giunge a Stra, paese rivierasco dove si concentrano celebri ville venete come Villa Pisani, oggi monumento nazionale. L’ultimo tratto da Noventa a Padova corre sul canale Piovego, dove si affaccia la sontuosa Villa Giovannelli, ultima tappa prima di rientrare in città.
