Il giro non è né lungo né faticoso ma attraversa in alcuni tratti zone di bosco dirupato dove occorrono senso dell'orientamento e attenzione, soprattutto se il terreno è bagnato. Nel complesso direi EE.
Commento aggiunto il 20 aprile 2008. Ci siamo tornati e stavolta c'era acqua abbondante, guardatevi le foto che ne vale la pena :)
Poco a nord di Serravalle, posteggiare in corrispondenza del ponticello sul fosso dell'Eremita e imboccare il sentiero 31/32. Al primo bivio, tabella, tenersi a destra sulla bella mulattiera, percorribile anche in bicicletta, che porta a Ca Rossara. Dopo un colletto con bel panorama si incontra un prato, abbandonare il sentiero e scendere giù senza via obbligata al fondo del vallone. Oppure, meglio di quanto da noi fatto, entrare nel vallone 200m più a nord, dove questo incrocia il sentiero. In ogni modo, occorre seguire per un tratto il vallone ricordando che il fianco sinistro finirà per affacciarsi sugli strapiombi della cascata. Attorno a quota 660m deviare a destra per traccia via via più visibile fino a raggiungere il fosso dell'Eremita poco a monte della cascata. Dopo essersi affacciati sul salto, quota 630m, che da sopra appare molto più alto di quanto non sia in realtà, risalire pochi metri e inerpicarsi ripidamente in destra idrografica fino a trovare, a quota 647m, quello che è noto come il "passaggio segreto". Si tratta di una breve cengetta che permette di calarsi agevolmente al vallone di destra e poi alla base della cascata.
Da qui si prosegue per evidente traccia in destra idrografica fino a incontrare di nuovo il sentiero 32 dove esso attraversa l'Eremita. Seguire il sentiero, superando la confluenza del Pisciarello e poi un tratto di ripida salita, fino a quota 640m. Davanti a voi un bel fascione di rocce con nicchie alla base. Poco oltre il 32 attraversa una caratteristica placchetta di roccia, se arrivate a quel passaggio tornate indietro perchè avete superato, seppur di poco, il bivio.
Si prende decisamente a destra (Est) sotto il fascione di rocce. Da questo punto in poi è importante NON guadagnare eccessivamente quota. Assecondare a destra la traccia sotto le rocce, fino ad un valloncello brullo che occorre attraversare per poi affacciarsi su una radura con piazzola (aial?). Per traccia ora più evidente al letto del Pisciarello poco sotto il grottone da cui vien giù la cascata.
Dalla cascata occorre raggiungere, in versante Sud (sx idro), l'evidente fascione erboso che sovrasta il fosso. Un attacco diretto, comunque possibile, porta a mettere i piedi su un misto di foglie terriccio e sassolini di solito sgradevolmente scivolosi. Meglio guadagnare, magari aiutandosi un po' con gli alberi, il terrazzo ai piedi della cascata e poi salire fino al punto in cui è facile attraversare a destra al fascione. Ora in pochi metri al bosco, maglioncino smarrito legato ad un albero, lasciato. Su ripidamente per un tratto e poi con tendenza a destra fino a incrociare il sentiero 30 a quota 750. Con il 30 di nuovo al Colluccio.
Buon divertimento. Paolo, aka at1839.