Difficoltà tecnica: molto alta (pendenza max in salita + 24% pendenza max in discesa – 35%)
Impegno fisico necessario: molto alto
Cartografia: cartine Kompass o Tabacco
Periodo consigliato: Tutto l' anno con asciutto e senza neve
Tipo: FR / all mountain – asfalto su strade chiuse a traffico o secondarie
LocalitĂ di partenza: Al parcheggio della seggiovia per Ciampedie a Pera di Fasa
Accesso: Autostrada A22 del Brennero uscita Ora, proseguire su SS48 in direzione Canazei/Val di Fassa. A Pera svoltare a sx per il parcheggio della seggiovia.
Descrizione: Il tracciato va percorso in senso antiorario. Si lascia il parcheggio e si segue il sentiero che porta verso la strada per il Gardeccia chiusa al traffico veicolare (transitano solo mini-bus autorizzati); meglio seguire traccia GPS. Il sentiero presenta una prima rampa molto ripida poi la pendenza cala e il sentiero diventa pedalabile fino alla strada asfaltata. La salita è moderata nella prima parte e diventa più dura verso la fino.Al Rif. Gardeccia si segue il segnavia CAI 546 a DX. La strada diventa bianca carreggiabile, con sassi e pietre, fino al Rif. Vajolet ; salita durissima, in buona parte pedalabile (strappi molto forti al limite della pedalabilità ). Dal Rifugio Vajolet il sentiero è stato recentemente risistemato e adesso è praticamente pedalabile all’70% fino al Rif. Passo Principe (ma è comunque una salita sempre molto dura ). Dal P.Principe inizia la prima lunga discesa; si segue il segnavia 11 e si imbocca l ghiaione; il sentiero è ben battuto e compatto in buona parte privo di sassi per ci ben pedalabile, a parte un paio di stretti tornati iniziali la padalabilità è ottima (oltre il 90%). Da tenenr bene sotto controllo la traccia migliore per la discesa tra le varie disponibili; a SX il sentero è più a zig zag e con più sassi ma ben evidente, a DX dopo un lungo traverso si deve fare un breve tratto di ghiaione con sassi fini per raccordarsi al sentiero più a valle. Poi un breve passaggio tra roccette (bici in spalla –BiS) di 10m e poi il sentiero torna nuovamente ben scorrevole. Prima del Rif. Bergamo un paio di punti BiS; un paio di gradoni eccessivi ed esposti e poi un breve tratto di corda in ferro orizzontale e un paio di stretti tornati in prossimità del rifugio. In questo tratto la pedalibilità PL>90% (diversi tratti esposti a SX). Dal rifugio il sentiero prima scende per poi recuparere quota (BiS) per poi proseguire in un bel FR con passaggi tecnici non banali, ma tutto sommato scorrevole. Attenzione ai gradoni nei tratti esposti e alcuni stretti tornati. Quando il sentiero sembra diventare più scorrevole inizia il bello; un FR decisamente “pepato” e molto tecnico che non lascia respiro, con passaggi trialistici su rocce e gradoni, radici molto esterne e sassoni affioranti decisamente molto “sgarbati” da affrontarsi in velocità e con determinazione, pendenza tra moderata e alta (PL>95%). Si arriva ad uno sterrato e si svolta a DX e ci si può rilassare: lo sterrato scende graduale (solo qualche tratto più ridpido), fondo un sasso ben battuto (solo brevi tratti di sassi smossi piccoli) fino in prossimità del paesino di S.Cipriano, ma si resta più in quota. Ad una sbarra il percorso porta sulla strada asfalata e si devono fare ca 600m prima di imboccare una nuova forestale (in alternatva un taglio su prato di 100m per evitare l’asfalto). La nuova forestale dopo una breve salita perde quota ma poi inizia a risalire con pendenza moderata, fondo ottimo (sasso battuto e compresso perfettamente levigato), bosco splendido, ma la salita è davvero interminabile….. Nella parte finale si lascia la bella forestale e si prende un sentiero a SX che diventa più ripido (PL ca 60%) con fondo in terra, erba e roccia. In prossimità del passo Niger (e omonimo rifugio) ci sono due alternative ; o procedere per il sentiero a bassa PL o seguire a SX una carrareccia e poi asfalto fino al passo (io ho optato per la prima e ho impiegato meno di un altro gruppo di ciclisti che hanno scelto l’altra strada). Al Passo Niger il percorso prevede di seguire un bel sentiero che costeggia la strada asfaltata 1A e che sostanzalmente si mantiene in quota ma i Sali-scendi non mancano (è un po’ più faticoso da pedalare ma secondo me ne vale la pena: PL ca 90% nel primo tratto, 100% nel secondo e 70% nel terzo); tra ogni tratto si ha l’attraversamento della strada (che tra l’altro è quella per il passo Costalunga), per cui si può decidere in alternativa di seguire l’asfalto ….Col quarto tratto il sentiero inizia ad allontanarsi dalla statale e a salire più deciso (iniziano strappi più intensi) ma la PL è ancora buona. A quota 1830m presso un tabià inzia la salita più tosta cai 548 (nel primo tratto sentiero o mulattiera ma per entrambi BiS). La PL in questo tratto è decisamente bassa < 30% solo nei brevi tratti in discesa che perlatro fanno perdere quota…Ad una Malga (a Pra da Cort) la mulatiera diventa un ripido sentiero su roccia e da qui fino al Rif Roda da Vael è tutto BiS ( un paio di km e ca 300m di dislivello). Arrivati al Rifugio Roda di Vael resta solo la discesa (o quasi) finale verso Pera. Il primo tratto è una mulattiera con sassi smossi difficoltà media poi si tiene il sentiero alto (sempre Cai 545) sentiero in leggera discesa ma molto tecnico per sassi e radici; nella seconda parte si fanno sempre più frequenti tratti brevi di salita (per cui visto il fondo BiS). La prima parte ha una PL del 90%, la seconda ca 60-70%. Si arriva su una pista da sci la si risale per un breve tratto e poi a DX il sentiero riprende (qualche Sali-scendi con PL70%) . L’ultimo tratto è sua una tranquilla e piana strada forestale che porta all’arrivo degli impianti (di monte) di Ciampedie. Da qui seguire il sentiero 543 (parte a fianco alla stazione della funivia); questo singletrack è veramente la ciliegina sulla torta. A parte alcuni strettissini tornantini iniziali non fattibili in sella il resto è un PL 100% e alterna tratti veloci con fondo in terra molto scorrevoli, a tratti tecnici con passaggi su sasso a tornanti e ripidoni, sassi e passaggi su radicioni. Si arriva prioprio sopra il parcheggio di Pera. Ovviamente vanno rispettati i divieti di circolazione in bicicletta nei sentieri in cui sono previsti.