Si parte da Luino e ci dirigiamo verso Maccagno e poi su per la Val Veddasca fino a raggiungere Graglio, proseguiamo poi verso l’Alpe di Neggia, posteggiamo e ci prepariamo per la salita al Monte Tamaro. Imbocchiamo il sentiero che come al solito è ben segnato e perfettamente mantenuto. Saliamo sul dolce pendio fino a raggiungere la località “Casermette” un brevissimo sguardo al bellissimo panorama e poi subito via verso la cima attraverso i boschi di faggio guardiamo la vetta he ci pare essere molto distante ma è solo un’impressione.Vediamo un bel daino che un po' allarmato dalla nostra presenza corre su per il pendio e poi giù sulla pietraia. Giungiamo al bivio dove un sentiero porta alla vetta passando a sinistra e salendo poi sul versante ad EST e l’altro, a destra, porta direttamente sulla cima dal versante a NORD OVEST, noi prendiamo questo che in alcuni punti si presenta impegnativo ed impervio. Raggiungiamo la vetta e la troviamo molto popolata e cosparsa di quei mucchi di sassi denominati credo “Ometti” penso che abbiano veramente esagerato con queste “costruzioni”La giornata è splendidamente soleggiata ma la temperatura è fresca ci sono 12°C e spira un vento che ci gela un po' la faccia, facciamo alcune foto . Scendiamo girando sul sentiero che scende sul versante EST fino a raggiungere l’incrocio con quello che porta verso il rifugio e quello che va all’Alpe di Neggia, noi prendiamo questo e scendiamo fino alle Casermette, infine verso il posteggio.